Sicurezza stradale: la stretta sull’uso dello smartphone

È stato firmato un accordo di collaborazione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Interno per potenziare i controlli della Polizia stradale su chi viola il codice della strada e mette in pericolo sé stesso e gli altri con comportamenti illeciti.

In particolare per chi usa lo smartphone mentre è al volante.

Per questo, il Mit ha messo a disposizione del Dipartimento della Polizia stradale 834.950 euro.

Realizzato nell’ambito del Piano nazionale per la Sicurezza Stradale “Orizzonte 2020”, l’accordo prevede che la somma, messa a disposizione dal Mit, venga impiegata dal Dipartimento per la Pubblica Sicurezza per l’acquisto di autovelox, telelaser e etilometri alcoltest.

Il Piano prevede un aumento dei controlli e nella gestione e controllo della velocità in ambito urbano.

I dati rilevati nell’esecuzione dei controlli verranno elaborati e analizzati dalla Direzione Generale per la Sicurezza Stradale del Mit.

Uso dello smartphone alla guida

Secondo l’articolo 173 del Codice della Strada è vietato l’uso dello smartphone mentre si guida.

È invece permesso usare apparecchi in viva voce o dotati di auricolari. In questo caso però il conducente deve poter udire i rumori esterni per entrambe le orecchie. Il conducente deve comunque avere sempre le mani libere.

Per chi viola queste disposizioni c’è una multa che può andare dai 161,00 ai 646,00 euro.

In più si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.

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