Sicurezza delle piscine ai tempi del Covid-19. Le linee guida

Le piscine possono aprire? Quali misure di sicurezza anti-contagio devono rispettare?

Secondo le disposizioni del DPCM 17 maggio 2020, l’esercizio delle attività nelle piscine è permesso a condizione che le Regioni e le Province Autonome (PA) abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi.

I protocolli o linee guida sono adottati dalle Regioni/ PA o dalla Conferenza delle Regioni e delle PA comunque in coerenza con i criteri di cui all’allegato 10 del suddetto DPCM e sulla base delle Linee guida
per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle regioni e delle province autonome del 16 maggio 2020 riportate in allegato 17 del medesimo DPCM.

SCARICA LE LINEE GUIDA CORONAVIRUS Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive approvate dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome

Linee Guida per la riapertura delle piscine in periodo Covid-19

Le indicazioni delle Linee Guida Nazionali Coronavirus si applicano alle piscine pubbliche, alle piscine finalizzate a gioco acquatico e ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive come pubblici esercizi, agrituristiche, camping,
etc.

Sono escluse le piscine ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termale, e quelle alimentate ad acqua di mare.

Le misure di base da rispettare

Il gestore dovrà prevedere opportuna segnaletica, incentivando la divulgazione dei messaggi attraverso monitor e/o maxi-schermi, per
facilitare la gestione dei flussi e la sensibilizzazione riguardo i comportamenti, mediante adeguata segnaletica.

Bisogna predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.

I frequentatori devono rispettare rigorosamente le indicazioni impartite dagli istruttori e assistenti ai bagnanti.

Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C.

L’impianto/struttura deve essere dotato di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all’entrata, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani già in entrata.

Altresì bisogna prevedere la presenza di dispenser nelle aree di frequente transito, nell’area solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori l’igiene delle mani

Divieti

Vige comunque:

  • il divieto di accesso del pubblico alle tribune
  • il divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti.

Programmazione delle attività e registro prenotazioni

In piscina bisogna redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

Anche in piscina bisogna privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

Se possibile bisogna prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita.

Uso degli armadietti e spogliatoi

Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.

Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere).

Gestione degli ingressi e calcolo delle superfici

Il gestore della piscina è tenuto a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto. La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona.

Layout degli spazi

Il gestore della piscina deve regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 m tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi.

Parametri dell’acqua delle piscine

Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione bisogna assicurare l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e i parametri da rispettare sono:

  • limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l;
  • cloro combinato minore o uguale di 0,40 mg/l;
  • pH 6.5 – 7.5.

Questi limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti.

Il controllo dei parametri dell’acqua delle piscine deve essere controllata ogni due ore.

Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità, come pure nell’approssimarsi del valore al limite tabellare.

Obbligo e cadenza delle analisi delle acque delle piscine

Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A dell’allegato 1
all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da apposito laboratorio.

Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute durante tutta l’apertura della piscina al pubblico a cadenza mensile, salvo necessità sopraggiunte, anche a seguito di eventi occorsi in piscina, che possono prevedere una frequenza più ravvicinata.

Norme di sicurezza e igiene delle piscine

Si rammentano le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina:

  • prima di entrare nell’acqua di vasca provvedere ad una accurata doccia saponata su tutto il corpo;
  • è obbligatorio l’uso della cuffia;
  • è vietato sputare,
    soffiarsi il naso, urinare in acqua;
  • ai bambini molto piccoli far indossare i pannolini contenitivi.

Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.).

Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Diversamente la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

Evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria: l’utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l’occorrente.

Le piscine finalizzate a gioco acquatico in virtù della necessità di contrastare la diffusione del virus, vengano convertite in vasche per la balneazione.

Sono consentite le vasche torrente, toboga, scivoli morbidi solo qualora il gestore sia in grado di assicurare i requisiti nei termini e nei modi del presente documento, attenzionando il distanziamento sociale, l’indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri nell’acqua.

Le vasche che non consentono il rispetto delle indicazioni su esposte per inefficacia dei trattamenti (es, piscine gonfiabili), mantenimento del disinfettante cloro attivo libero, o le distanze devono essere interdette all’uso.

Si raccomanda ai genitori/accompagnatori di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igienico-comportamentali compatibilmente con il loro grado di autonomia e l’età degli stessi.

Pertanto si suggerisce particolare rigoroso monitoraggio nei confronti delle vasche per bambini.

Tutte le misure dovranno essere integrate nel documento di autocontrollo in un apposito allegato aggiuntivo dedicato al contrasto dell’infezione da SARS-CoV-2.

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