Discriminazione sul luogo di lavoro e mobbing: una panoramica a 360 gradi

Certificazione PDR 125 per promuovere la parità di genere sul luogo di lavoro
  • Discriminazione sul luogo di lavoro e mobbing: una panoramica a 360 gradi
  • Il benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori è fondamentale per ogni organizzazione. Tuttavia, nonostante i progressi normativi, la tutela del benessere psicologico e sociale rimane spesso un tema complesso e nebuloso e il mobbing è lì in agguato. In questo articolo esploriamo le dinamiche discriminatorie e pericolose nel mondo del lavoro e forniamo alcuni consigli su come prevenirle.

    Le dinamiche sociali nei gruppi di lavoro

    In ogni gruppo di lavoro, si generano forze “centripete” e “centrifughe”. Le forze centripete spingono i membri a sviluppare un’identità sociale comune, basata su un forte senso di appartenenza e unione. Al contrario, le forze centrifughe tendono ad allontanare tutto ciò che non si conforma alla maggioranza. Queste dinamiche possono portare alla creazione di un ambiente lavorativo malsano, dove si manifestano comportamenti ostili, aggressivi e violenti.

    Il capro espiatorio: una dinamica pericolosa

    Una delle dinamiche più pericolose in ambito lavorativo è quella del “capro espiatorio”. Questo termine, di origini antiche, fa riferimento a un rito in cui un capro veniva caricato di tutti i peccati del popolo e poi allontanato. Nel contesto lavorativo, ciò si traduce in una maggioranza che si allea contro una minoranza o una singola persona, proiettando su di essa tutti gli aspetti disfunzionali del gruppo.

    Questa dinamica porta la vittima a subire ostracismo, critiche, maldicenze e svalutazioni, isolandola dal gruppo. Quando tale situazione si prolunga, può degenerare in mobbing.

    Mobbing: riconoscerlo e combatterlo

    Il mobbing, dall’inglese “to mob” (assalire, attaccare, vessare), indica tutte quelle forme di vessazione protratte nel tempo con lo scopo di allontanare la vittima dal contesto lavorativo. A differenza del capro espiatorio, l’azione del mobber è consapevole e volontaria, con l’intento di danneggiare la vittima.

    Le forme di violenza psicologica possono variare:

    • Azioni palesi e violente come aggressioni verbali o fisiche.
    • Azioni silenziose e subdole come l’esclusione della vittima dal gruppo o l’assegnazione di compiti impossibili.
    • Azioni disciplinari come richiami formali ingiustificati.
    • Azioni logistiche come il trasferimento della vittima in un’altra sede o il demansionamento.

    Le conseguenze della discriminazione sul lavoro

    Le discriminazioni protratte nel tempo hanno effetti devastanti non solo sulla vittima, ma anche sull’intera organizzazione.

    Effetti sulla vittima

    Le ripercussioni sulla vittima includono problemi psicologici e fisici, come:

    • Preoccupazioni costanti.
    • Attacchi di panico o crolli nervosi.
    • Disturbi del sonno.
    • Alterazioni del sistema immunitario.
    • Sovraccarico del sistema cardiovascolare.
    • Somatizzazioni assimilabili al disturbo da stress post-traumatico.

    Effetti sull’organizzazione

    Un ambiente lavorativo tossico porta a:

    • Aumento di assenteismo.
    • Ritardi e burnout.
    • Turnover elevato.
    • Infortuni e incidenti sul lavoro.
    • Calata produttività.
    • Danno alla reputazione.

    Un’organizzazione nota per la negligenza verso la discriminazione rischia di compromettere anche il reclutamento futuro.

    Come prevenire le discriminazioni sul lavoro e il mobbing

    Per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e dell’organizzazione stessa, è essenziale prendere una posizione forte contro le discriminazioni. Ecco alcuni consigli:

    • Sviluppare politiche aziendali chiare e intransigenti contro la discriminazione.
    • Definire procedure di segnalazione per facilitare la denuncia di comportamenti discriminatori.
    • Promuovere una cultura di responsabilità, rispetto e inclusione attraverso formazione, eventi e campagne di sensibilizzazione.
    • Richiedere un impegno costante dai vertici organizzativi nel sostenere e promuovere tali politiche.

    Conclusione

    La prevenzione delle discriminazioni sul lavoro è fondamentale per garantire un ambiente sano e produttivo. Conoscere e comprendere le dinamiche discriminatorie è il primo passo per combatterle. Implementare politiche chiare, promuovere una cultura inclusiva e garantire la protezione dei lavoratori sono azioni essenziali per tutelare il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i dipendenti.

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