Caldo e rischi sul lavoro: tra identificazione, valutazione e rimedi

sicurezza, infortuni sul lavoro

Caldo e rischi sul lavoro: tra identificazione, valutazione e rimedi

L’estate porta con sé temperature elevate che possono rappresentare un serio pericolo per i lavoratori, soprattutto per quelli esposti a condizioni climatiche avverse. La Regione Toscana ha recentemente aggiornato le sue linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore e della radiazione solare. Questo articolo esamina le principali misure di prevenzione e protezione raccomandate, con un focus sull’identificazione dei pericoli e sulla valutazione del rischio.

Identificazione dei pericoli e valutazione del rischio

Un documento della Regione Toscana presenta linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore e della radiazione solare. Sono tante le azioni che, con l’arrivo della stagione estiva, è bene mettere in atto per prevenire le malattie da calore e gli effetti della radiazione solare.

Le nuove “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore e della radiazione solare” della Regione Toscana offrono un quadro chiaro delle misure da adottare. Tra queste, la designazione di una persona addestrata sui pericoli e sulle misure di tutela, l’identificazione dei pericoli e la valutazione del rischio, la prevenzione della disidratazione, la disponibilità di acqua e aree ombreggiate, l’acclimatazione dei lavoratori, l’organizzazione dei turni di lavoro, l’uso di indumenti adeguati, la formazione, evitare di lavorare da soli al caldo, la pianificazione e la risposta alle emergenze e il riconoscimento delle condizioni di suscettibilità individuale.

Caldo estremo e rischi: una panoramica globale sugli scenari di presente e futuro

L’identificazione dei pericoli implica il riconoscimento dei rischi legati al calore e delle malattie da calore, dovuti agli effetti di alte temperature, elevata umidità, esposizione al sole o ad altre fonti di calore, modalità lavorative, indumenti di lavoro, DPI e fattori di rischio personali. In caso di lavorazioni all’aperto, la radiazione solare può raggiungere livelli particolarmente elevati nella componente ultravioletta anche in assenza di temperature elevate.

Una lista di riscontro può essere utile per individuare la presenza di criticità relative al microclima in un’attività lavorativa. Se la lista presenta uno o più “SI”, va condotta una valutazione specifica finalizzata alla riduzione e al controllo delle criticità evidenziate e all’attuazione delle misure di tutela conseguenti.

Linee di indirizzo sul caldo: lavorazioni all’aperto e indicatore WBGT

Per le lavorazioni all’aperto, il sito del Portale Agenti Fisici (PAF) offre previsioni a 3 giorni del rischio caldo basate sull’indicatore WBGT. Le previsioni sono personalizzate sulla base di diversi scenari espositivi outdoor, su tutto il territorio nazionale. Il livello di rischio è definito dal rapporto percentuale tra il WBGT previsto e il valore limite raccomandato di WBGT del lavoratore.

Le condizioni di rischio moderato e alto richiedono di programmare ed attuare idonee misure di tutela dei lavoratori. Per esempio, nel caso di rischio moderato, si consiglia di sorseggiare acqua frequentemente e aumentare il numero di pause in luoghi ombreggiati. Nel caso di rischio alto, è consigliato modificare l’orario lavorativo, incrementare le pause in luoghi con aria condizionata e reidratarsi frequentemente.

Linee di indirizzo sul caldo sul posto di lavoro: indice di calore e indicatore PHS

Uno degli indicatori più comuni per valutare le condizioni dell’ambiente termico è l’indice di calore (Heat Index), basato su temperatura e umidità relativa. L’uso di un termoigrometro nel luogo di lavoro, abbinato a calcolatori o tabelle, permette di avere una stima in tempo reale delle condizioni termiche puntuali.

Per una valutazione più accurata, si può utilizzare l’indicatore PHS (Predicted Heat Strain). Questo indice considera variabili microclimatiche, parametri specifici del soggetto come metabolismo energetico, isolamento termico, durata dell’attività, peso, altezza, capacità di ripristinare i liquidi persi con la sudorazione e livello di acclimatazione.

Il calcolatore PHS stima l’andamento della temperatura rettale, la quantità di liquido perduto, il tempo massimo di esposizione e altri parametri cruciali per la prevenzione del rischio da caldo.

La protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare non è solo una questione di sicurezza, ma di responsabilità sociale e cura della salute dei dipendenti. L’adozione delle linee guida della Regione Toscana e l’utilizzo di strumenti come il WBGT e il PHS rappresentano passi fondamentali per garantire ambienti di lavoro sicuri e salubri. La valutazione accurata dei rischi e l’implementazione di misure preventive sono essenziali per evitare malattie da calore e assicurare il benessere di tutti i lavoratori esposti alle alte temperature estive.

Back To Top