sicurezza raccolta rifiuti: una panoramica a favore dei lavoratori

sicurezza raccolta rifiuti: una panoramica a favore dei lavoratori

sicurezza raccolta rifiuti: una panoramica a favore dei lavoratori

Con la crescente produzione di rifiuti urbani, il ruolo degli operatori della raccolta e dell’igiene urbana è diventato sempre più cruciale. Questi lavoratori sono in prima linea nel garantire il decoro e la pulizia delle nostre città, un compito complesso che comporta numerosi rischi per la salute e la sicurezza. Un recente documento dell’Inail, curato dalla Consulenza Tecnica per la Salute e la Sicurezza (CTSS), affronta proprio i pericoli legati a questo settore e le misure di protezione per tutelare chi lavora. Questo articolo esplora i principali rischi, l’andamento degli infortuni e le strategie di prevenzione delineate dall’Inail.

Raccolta dei rifiuti: un settore tra i più pericolosi per gli operatori

L’attività di raccolta dei rifiuti si svolge, per la maggior parte, su strada, in ambienti non sempre controllabili e spesso imprevedibili. Come dei “guardiani invisibili” della pulizia urbana, gli operatori lavorano sotto condizioni meteo avverse, gestiscono mezzi pesanti, si muovono tra veicoli e devono fare attenzione alla presenza di oggetti pericolosi. Questi aspetti rendono il settore dell’igiene urbana uno dei più rischiosi, con un indice di frequenza infortunistica che supera di tre volte quello di altri ambiti industriali.

Secondo i dati raccolti da Inail e Utilitalia, nel quinquennio 2013-2017 si è registrata una leggera diminuzione degli infortuni (-6,4%), anche se il tasso rimane ancora elevato rispetto ad altre categorie. Gli incidenti si verificano principalmente per sforzi fisici eccessivi, contatti con oggetti contundenti e movimenti sbagliati. Come se non bastasse, i rischi coinvolgono anche la salute muscolo-scheletrica: le malattie professionali più frequenti sono dorsopatie e lesioni alla spalla, problemi legati alla movimentazione di carichi e al lavoro in ambienti difficili.

I principali rischi per la sicurezza e la salute in raccolta rifiuti

Ecco una panoramica dei pericoli più rilevanti per gli operatori della raccolta dei rifiuti:

  • Incidenti fisici: tra i rischi più comuni troviamo schiacciamenti, scivolamenti e lesioni dovute al contatto con oggetti duri o taglienti. La movimentazione manuale dei carichi, come i cassonetti, è un’attività usurante che può portare a distorsioni e stiramenti.
  • Pericoli legati al traffico: operando in strade pubbliche, spesso in condizioni di scarsa visibilità o in mezzo al traffico, gli operatori sono esposti al rischio di incidenti stradali.
  • Esposizione ad agenti chimici e biologici: il contatto con rifiuti può esporre i lavoratori a batteri, virus e sostanze chimiche, con il rischio di contrarre infezioni o sviluppare allergie.
  • Rumore e vibrazioni: i mezzi utilizzati, come camion e compattatori, producono vibrazioni e rumore continuo, che possono danneggiare l’udito e provocare problemi di salute a lungo termine.

Questi rischi, analizzati dall’Inail, sono spesso collegati tra loro e richiedono misure preventive che affrontino sia gli aspetti fisici che quelli organizzativi.

Sistemi di prevenzione e protezione: le strategie proposte dall’Inail

Il documento dell’Inail sottolinea l’importanza di adottare sistemi di prevenzione e protezione che combinino misure collettive e individuali. La prevenzione è un po’ come “costruire una rete di sicurezza” attorno agli operatori, proteggendoli con soluzioni sia tecniche che comportamentali. Ecco le principali linee guida:

1. Misure organizzative

L’organizzazione del lavoro è il primo passo per ridurre i rischi. Creare turni sostenibili e ridurre i carichi di lavoro prolungati può prevenire l’affaticamento, una delle cause principali di infortuni. Pianificare percorsi e orari, evitando le ore di punta, aiuta a limitare il contatto con il traffico cittadino e ridurre le probabilità di incidenti stradali.

2. Formazione e sensibilizzazione

La formazione è uno strumento essenziale per rendere gli operatori consapevoli dei rischi e per insegnare loro a usare le attrezzature in modo corretto. Come sottolineato dall’Inail, fornire corsi di aggiornamento regolari può fare la differenza nella prevenzione degli incidenti e nel miglioramento della qualità del lavoro.

3. Attrezzature e mezzi sicuri

Utilizzare attrezzature di protezione individuale (DPI) e mezzi tecnologicamente avanzati è un requisito fondamentale. Per esempio, veicoli dotati di segnaletica luminosa, dispositivi di riduzione del rumore e sistemi per minimizzare le vibrazioni sono tra le soluzioni più indicate per ridurre i rischi legati al rumore e al traffico. Attrezzature ergonomiche, come contenitori con maniglie a presa comoda, possono ridurre il carico fisico sui lavoratori.

4. Sistemi di protezione collettiva

Oltre ai DPI, è importante adottare misure collettive, come la gestione e la messa in sicurezza dei percorsi per i mezzi di raccolta e l’organizzazione di aree sicure per il deposito dei rifiuti. La creazione di percorsi dedicati per le attività di raccolta può ridurre il rischio di incidenti con pedoni e veicoli.

Cosa si intende per igiene urbana e come migliorarla

Con il termine igiene urbana ci si riferisce a tutte le attività collegate alla gestione dei rifiuti: non solo la raccolta, ma anche lo spazzamento delle strade, la pulizia di aree pubbliche e il trattamento dei rifiuti stessi. Questo settore richiede misure specifiche per migliorare le condizioni di lavoro e ridurre i pericoli. Come una “catena”, ogni fase dell’igiene urbana – dalla raccolta al trasporto fino al trattamento – necessita di una gestione sicura e coordinata.

Secondo l’Inail, per garantire la salute e sicurezza degli operatori è importante seguire alcune buone pratiche. Chiudiamo così l’articolo, con tre macro-aree da tenere sott’occhio, quando si tratta di sicurezza nella raccolta dei rifiuti.

  • Controllo dell’ambiente di lavoro: valutare e monitorare le condizioni dell’area di lavoro per identificare possibili rischi.
  • Innovazione tecnologica: introdurre sistemi automatizzati o semi-automatizzati che riducano il coinvolgimento manuale degli operatori.
  • Sorveglianza sanitaria: effettuare visite mediche regolari per monitorare la salute dei lavoratori e intervenire tempestivamente in caso di disturbi professionali.
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