Dietro ai prodotti finanziari online, ovvero uno degli strumenti più diffusi degli ultimi anni parlando di investimenti, si potrebbe nascondere talvolta un rischio di truffa. Ovviamente non si può generalizzare e questo vale sempre nella vita. Il trading online è quindi una attitudine che in molti coltivano e qualcuno, si spera, anche con esiti positivi.
Tuttavia non sempre si può operare in sicurezza. Si sta parlando di un macrocosmo che da qualche anno a questa parte ha vissuto un incremento esponenziale e oggi il numero di persone che sono entrate in questo business, è realmente fuori controllo. Tra implementazione sempre più marcata delle tecnologie multimediali e aumento dei broker retail in rete, che oggi hanno abbassato enormemente i costi per fare trading, i perché della crescita sono presto detti.
Un’offerta articolata e varia per soddisfare tutte le esigenze e che nasce per proporre agli utenti tantissimi asset differenti tra i quali scegliere: ma a fronte di ciò non si sta parlando di un mondo tutto rosa e fiori visto che, come detto, il rischio di truffa nel trading online è piuttosto frequente.
In rete c’è un po’ di tutto e allora dipende sempre dal soggetto al quale ci si sta affidando: nel settore degli investimenti, come noto, per frodare il consumatore finale ci si affida spesso e volentieri a schemi che nascono per convincere il trader della possibilità di generare guadagni facili. Se poi a questo aggiungiamo che muovendoci in rete i rischi di intrusioni ed hackheraggi vari sono all’ordine del giorno, il quadro diventa ancora più nitido e pieno di insidie.
Spesso dietro ai broker di facciata si nascondono soggetti malintenzionati che non hanno i permessi in regola per operare in veste di intermediari finanziari. Come fare per cercare di evitare di cadere in queste truffe? La prima regola da seguire è sempre quella di registrarsi su un broker che sia ufficializzato e regolarizzato dalla Cysec: e per chi non abbia dimestichezza con lo strumento, si sta parlando di una commissione di vigilanza sui mercati del trading online che ha sede a Cipro e che, da quando l’isola è entrata di diritto nell’Unione Europea, è diventata parte della direttiva europea Mifid e quindi è un punto di riferimento in materia di accesso ai mercati di tutti i paesi europei.
In generale ci si può affidare a broker che siano autorizzati e regolamentati da qualunque autorità di controllo di un paese dell’Unione Europea, come nel caso della Consob per l’Italia. Un passaggio basilare per essere sicuri della bontà dell’intermediario cui ci si sta affidando evitando così di affidare i propri investimenti a soggetti dalla dubbia moralità.