Nel corso del 2024, la sicurezza sul lavoro in Italia ha visto un incremento delle denunce di infortunio e malattie professionali, come confermato dai dati pubblicati dall’INAIL. Questi numeri, aggiornati a luglio, evidenziano tendenze preoccupanti che richiedono attenzione e misure adeguate per migliorare le condizioni lavorative e ridurre i rischi per i lavoratori. QUI, L’ANALISI DEL REPORT DI GIUGNO.
I dati INAIL: una panoramica preoccupante
Secondo i dati resi disponibili dall’INAIL, nei primi sette mesi del 2024 le denunce di infortunio sono state 350.823, con un aumento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oltre a questo, si registra un incremento delle denunce di infortuni mortali, saliti a 577 casi (+3,2%), e un aumento significativo delle malattie professionali, che hanno registrato un +22,6%.
Questi numeri sono ancora provvisori, e per avere un quadro più preciso sarà necessario attendere la fine dell’anno, quando i dati verranno consolidati. Tuttavia, anche i dati preliminari mostrano una tendenza che non può essere ignorata, e che solleva interrogativi importanti riguardo alla prevenzione e alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Aumento degli infortuni sul lavoro
Le denunce di infortuni sul lavoro nel 2024 sono aumentate dell’1,7% rispetto all’anno precedente. Il dato più preoccupante riguarda gli infortuni avvenuti in itinere (cioè nel tragitto tra casa e luogo di lavoro), che hanno registrato un aumento del 6,9%, passando da 52.048 a 55.664 denunce.
Questo tipo di infortunio rappresenta una fetta importante del totale, e suggerisce che la mobilità, inclusi i mezzi di trasporto utilizzati dai lavoratori, possa essere un’area su cui intervenire per migliorare la sicurezza.
In termini settoriali, l’incremento maggiore delle denunce di infortunio si registra in comparti come:
- Istruzione (+49,9%)
- Sanità e assistenza sociale (+26,1%)
- Fornitura di acqua e gestione dei rifiuti (+22,1%)
- Costruzioni (+15,1%)
Questi dati riflettono la necessità di rafforzare le misure di sicurezza in settori ad alto rischio, dove l’esposizione a incidenti è più elevata.
I casi mortali in crescita
Un altro dato allarmante riguarda le denunce di infortuni mortali, che nei primi sette mesi del 2024 sono saliti a 577 casi, segnando un incremento del 3,2% rispetto al 2023. Nonostante il calo generale dell’incidenza dei decessi rapportati al numero di occupati, la crescita in termini assoluti richiama l’attenzione su settori e categorie di lavoratori particolarmente vulnerabili.
Tra i settori con il maggior numero di decessi si segnalano le Costruzioni (79 decessi, contro i 58 del 2023), il comparto manifatturiero (55 decessi), e il commercio (32 decessi). Questi settori presentano condizioni di lavoro che, se non adeguatamente gestite, possono esporre i lavoratori a rischi gravi.
Dal punto di vista territoriale, le regioni che hanno registrato i maggiori aumenti di infortuni mortali sono l’Emilia-Romagna (+21 decessi rispetto al 2023) e la Sicilia (+17 decessi), mentre altre regioni come il Veneto hanno visto un calo dei casi mortali (-14).
Le malattie professionali: un fenomeno in crescita secondo il rapporto dell’INAIL
Le denunce di malattie professionali continuano a crescere in modo significativo: nei primi sette mesi del 2024 sono state registrate 54.471 denunce, con un incremento del 22,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Si tratta di un aumento che riflette la crescente consapevolezza dei lavoratori riguardo alle patologie connesse all’attività lavorativa, ma anche una realtà in cui i ritmi di lavoro, la postura, l’esposizione a sostanze pericolose e altri fattori di rischio stanno influendo pesantemente sulla salute dei lavoratori.
Le malattie professionali più denunciate includono quelle legate al sistema osteo-muscolare e al tessuto connettivo, seguite da patologie del sistema nervoso e malattie dell’orecchio. Il dato evidenzia come molti lavoratori siano esposti a condizioni che provocano disturbi muscolari e scheletrici, probabilmente legati a posture scorrette, sollevamento di pesi o movimenti ripetitivi. Anche i tumori e le patologie del sistema respiratorio rappresentano una percentuale significativa delle malattie professionali denunciate, in particolare in settori ad alto rischio come l’edilizia e la manifattura.
Come migliorare la sicurezza sul lavoro
L’incremento delle denunce di infortuni e malattie professionali evidenzia la necessità di intensificare gli sforzi per la prevenzione e la protezione della salute dei lavoratori. In questo contesto, le aziende dovrebbero investire maggiormente in:
- Formazione continua sulla sicurezza, in modo che tutti i lavoratori siano consapevoli dei rischi specifici e delle misure di prevenzione.
- Valutazione del rischio accurata e aggiornata, per identificare le aree critiche e implementare soluzioni efficaci.
- Miglioramento delle condizioni di lavoro, con particolare attenzione alla riduzione dei rischi fisici e ambientali, come l’esposizione a sostanze nocive o l’uso di attrezzature pericolose.
Inoltre, l’aumento delle malattie professionali legate a disturbi muscolo-scheletrici suggerisce l’importanza di ergonomia e di tecnologie che possano ridurre l’impatto fisico del lavoro quotidiano.
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