Nella nona edizione dell’evento tecnico-scientifico Sapaf promosso dall’Inail è stato tracciato lo stato dell’arte e le prospettive per il post pandemia, anche alla luce dell’interazione tra rischi naturali e tecnologici e della transizione energetica e digitale
L’Auditorium Direttore Generale dell’Inail di Roma ha ospitato la cerimonia di apertura della IX Conferenza Safap, evento biennale dal 2004, che riunisce professionisti nel campo delle apparecchiature a pressione, dei generatori di vapore e delle fabbriche a rischio di incidenti rilevanti. A causa di un’emergenza sanitaria, questa versione è stata rinviata al 2020. Questa versione è particolarmente attesa dalla comunità tecnologica del settore, che comprende ricercatori e progettisti, produttori e ingegneri di fabbrica, operatori e personale responsabile delle ispezioni. supervisionato dal Dipartimento per l’Innovazione Tecnologica e la Sicurezza (Dit) di Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici, ed è organizzato in modalità mista presenza/online. Gli incontri si articolano in riunioni plenarie, riunioni speciali e riunioni di sintesi.
Il ciclo di vita delle attrezzature a pressione, dalla progettazione alla manutenzione. Nelle prime sono stati trattati diversi aspetti della vita delle attrezzature a pressione, dalla progettazione alla fabbricazione, dall’ispezione alla manutenzione, con focus specifici sull’analisi dei rischi, le direttive europee di settore (Ped, Tped, Seveso III), le metodiche di valutazione dell’idoneità al servizio di attrezzature a pressione, gli approcci di calcolo di vita residua dovuti a fatica e corrosione per le diverse tipologie di attrezzature ed impianti. Inoltre, un’attenzione particolare è stata indirizzata alla diagnostica e ai rischi naturali. Alle verifiche periodiche di attrezzature di lavoro, previste dall’art. 71 del decreto legislativo 81/08 e regolate dal decreto ministeriale 11 aprile 2011, e ai procedimenti di normazione sono stati dedicati infine due workshop di approfondimento.
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Bettoni: “Maggiore attenzione all’invecchiamento per una gestione in sicurezza degli impianti industriali”. Ad aprire la sessione inaugurale è stato il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, per il quale “le attrezzature a pressione costituiscono l’ossatura fondamentale di molte tipologie di impianti: dai più semplici ai più complessi. Analizzare la sicurezza e l’affidabilità di queste attrezzature – ha sottolineato – risulta un impegno per l’Inail a garanzia della tutela dei lavoratori e degli addetti, insieme all’obiettivo di migliorare il grado di sicurezza globale di questa categoria di prodotti, che coinvolge non solo il settore industriale, ma anche quello domestico e del trasporto. Occorre considerare – ha proseguito il presidente – che gli impianti industriali e di processo stanno diventando vecchi e ciò può portare a una perdita complessiva di sicurezza se non vengono propriamente manutenuti”.
De Petris: “A Safap una riflessione aperta sull’interazione tra fenomeni naturali e sistema industriale”. Bettoni ha infine ringraziato le Unità operative territoriali dell’Inail e il Dit, che hanno mantenuto l’operatività nel periodo emergenziale, garantendo i servizi di certificazione e verifica nei confronti dell’utenza. Un impegno rimarcato nel suo intervento anche dal direttore del Dipartimento, Carlo De Petris, secondo cui, di fronte alla pandemia, “il sistema globale si è trovato di fronte a una sfida e ha reagito. La transizione digitale e quella ecologica hanno subito un’accelerazione, il concetto di resilienza ha investito la sfera personale, professionale e istituzionale, portando a riflettere sull’interazione dei fenomeni naturali con gli impianti e le attrezzature”.
Gambacciani: “Dalla ricerca Inail soluzioni innovative per aumentare gli standard di prevenzione”. Per il direttore centrale Ricerca Inail, Edoardo Gambacciani, “da Safap scaturisce un confronto attivo di prassi e soluzioni da trasferire alle sedi istituzionali per ricavarne indirizzi operativi. L’Istituto – ha continuato Gambacciani – è alla vigilia della definizione del prossimo Piano di attività di ricerca (Par), con un articolato lavoro di coinvolgimento delle strutture centrali e territoriali. È un modo per indirizzare, sotto un profilo concreto di ricerca applicata, l’attività messa in campo dall’Inail per individuare soluzioni innovative, come ad esempio quelle provenienti dalla sensoristica, traducibili in misure in grado di innalzare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro”.
Sul sito Inail disponibili gli atti del convegno. Sul portale dell’Istituto sono consultabili i risultati delle ricerche e i nuovi studi condotti sulle tematiche di sicurezza delle attrezzature a pressione con le relative esperienze di prevenzione maturate nei luoghi di vita e di lavoro. Il volume raccoglie le relazioni presentate in occasione del convegno, che illustrano le problematiche rilevanti e gli scenari a breve-medio termine del settore.