L’aumento dei calciatori che decidono di laurearsi è un segnale positivo sull’evoluzione del calcio a tutto tondo. In questo settore, infatti, l’istruzione sta acquisendo un’importanza crescente nel futuro degli atleti. Questi ultimi, soprattutto i più giovani, stanno via via acquisendo sempre più consapevolezza che la loro carriera nel calcio potrebbe essere breve e incerta.
In un simile contesto, una laurea può offrire un piano B che garantisca una formazione per un futuro stabile. Spesso sono le stesse famiglie dei calciatori in rampa di lancio a incoraggiare i loro figli nel completare gli studi universitari.
L’avvento delle piattaforme di istruzione online, poi, ha reso più accessibile questa possibilità anche agli atleti professionisti, sempre oppressi dagli impegni sportivi e coinvolti in lunghi ed estenuanti viaggi. Una laurea diventa anche un modo per crescere come persone e sviluppare ulteriormente le proprie competenze e conoscenze.
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I giocatori con una laurea nel calcio italiano
L’ultimo in ordine di tempo a realizzarsi negli studi è stato l’attaccante della Spal Mirco Antenucci, che durante l’anno appena trascorso ha conseguito la laurea in Psicologia. L’ex bomber del Bari si è specializzato nel ramo relativo a Sport & Management. Tommaso Pobega ha dedicato la sua tesi del corso triennale in Economia aziendale a Fondazione Milan e al suo impegno per il sociale. Anche Alessandro Buongiorno ha intitolato la conclusione del suo percorso in Economia aziendale alla propria squadra del cuore, della quale è vicecapitano: il Torino. Lorenzo De Silvestri è laureato ormai da qualche anno in Economia e management dello sport, mentre Leonardo Spinazzola ha scelto il percorso in Relazioni internazionali.
I giocatori laureati all’estero
Anche all’estero c’è l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i calciatori laureati. A cominciare da un italiano doc, Giorgio Chiellini, 110 e lode nel suo excursus in Business administration con una tesi sulla sua Juventus. Robin Gosens, fresco di addio al nostro calcio, è laureato in Psicologia. Tomas Rincon, oggi al Santos, ed Edin Dzeko, passato al Fenerbahce, hanno due cose in comune: hanno appena lasciato la Serie A e sono entrambi laureati in Management dello Sport. In Turchia gioca anche Dries Mertens, dottore in Scienze motorie come Andres Iniesta e Robert Lewandowski. Ha fatto anche meglio Juan Mata, che può vantare ben due lauree: Economia e commercio ed Educazione fisica. Il difensore italiano Angelo Ogbonna, oggi al West Ham, è dottore in Giurisprudenza. L’indimenticato ex interista Yuto Nagatomo, invece, ha frequentato l’Università Meiji di Tokyo, nello specifico il corso in Economia politica.
Corona d’alloro e scarpini al chiodo
L’elenco si allunga ulteriormente guardando ai giocatori già ritirati, molti dei quali oggi sono diventati allenatori. Un domani, chissà, anche dirigenti. Cesc Fabregas è laureato in Economia e commercio, come l’ex compagno di nazionale Xabi Alonso. Un altro vecchio pilastro della Roja, Gerard Piqué, ha un master in Business, media, sports and entertainment. Anche l’ex milanista Nigel De Jong è laureato in Economia, mentre Edwin Van Der Sar ha scelto l’indirizzo in Sports management. Il tecnico del Burnley Vincent Kompany ha conseguito un Master in Business Administration. Chiudiamo con una vecchia conoscenza del calcio italiano, Guglielmo Stendardo, dottore in Giurisprudenza, che ha anche sostenuto l’esame di Stato per diventare avvocato.