Ecco le nuove linee guida dell’INAIL per gestione dei rifiuti contenenti amianto
Negli ultimi decenni, la gestione dei rifiuti contenenti amianto è diventata un tema cruciale per la sicurezza ambientale e la salute pubblica. L’amianto, sebbene una volta fosse ampiamente utilizzato per le sue proprietà isolanti e ignifughe, è stato vietato in Italia nel 1992 per i suoi effetti dannosi sulla salute. Tuttavia, la dismissione corretta di questa sostanza e dei materiali che la contengono continua a rappresentare una sfida significativa, con numerosi siti ancora contaminati che richiedono bonifica e smaltimento adeguati.
Guidelines dell’Inail: Classificazione e Gestione dei Rifiuti Contenenti Amianto
Proprio partendo da questi dati risulta molto importante la recente pubblicazione realizzata dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ( Inail) “Guidelines for classifying and managing asbestos-containing wastel” (Linee guida per la classificazione e la gestione dei rifiuti contenenti amianto), che fornisce indicazioni in merito ai codici del Catalogo Europeo dei Rifiuti (Low) da utilizzare per classificare ed avviare a idonea discarica i Rifiuti Contenenti Amianto (RCA).
La ricerca per una migliore gestione dei rifiuti contenenti amianto
Il documento in lingua inglese – pubblicato dal Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici (DIT) e curato da Beatrice Conestabile della Staffa (Inail Uot Bologna), Federica Paglietti, Sergio Malinconico, Sergio Bellagamba e Paolo De Simone (Inail, DIT), con varie collaborazioni – riguarda la classificazione e la gestione dei rifiuti contenenti amianto (RCA/Acw). Ed è stato sviluppato nell’ambito dell’attività di ricerca svolta dal Dipartimento DIT con l’obiettivo di fornire linee guida per una migliore gestione e smaltimento degli RCA/Acw, aumentando il livello di sicurezza, nei cantieri edili e nei siti chiusi contenenti rifiuti pericolosi, contaminati da amianto.
Scopo dell’attività di ricerca è anche, come ricordato in prefazione, la diffusione della cultura della prevenzione di cui l’Inail si fa promotore, in un complesso lavoro di sinergia tra enti pubblici e privati, il cui scopo principale è quello di integrare, armonizzare e diffondere le corrette procedure di intervento e sicurezza da adottare su scala nazionale. E questo per indicare criteri di intervento riproducibili e omogenei volti a facilitare il lavoro degli operatori del settore e degli organi di controllo competenti per territorio.
I rifiuti contenenti amianto: la normativa e i codici low
Riguardo al tema dell’amianto, la sua gestione e il suo smaltimento, l’Italia nel tempo, come indicato nel volume, ha emanato una serie di regole e norme tecniche per il settore, le principali delle quali sono contenute nel decreto legislativo n. 277/1991, decreto ministeriale del 6 settembre 1994, decreto presidenziale del 8 agosto 1994, decreto ministeriale del 26 ottobre 1995, decreto ministeriale del 15 maggio 1996, decreto ministeriale del 20 agosto 1999, legge 93/2001, decreto ministeriale n. 101 del 18 marzo 2003, decreto ministeriale n. 248 del 29 luglio 2004, decreto legislativo n. 81/2008, ecc.
Queste norme – indica l’abstract del documento – consentono la sicurezza dei lavoratori esposti all’amianto, forniscono istruzioni per un’efficace mappatura a livello nazionale dei siti contaminati da amianto e stabiliscono procedure per la gestione sicura della bonifica dei siti contaminati da questo cancerogeno.
L’importanza di una corretta gestione
In queste Linee guida, l’Inail si propone di fornire alcune indicazioni precise per la corretta assegnazione dei codici Low, in considerazione dei molti usi diversi e, a volte, non convenzionali a cui i materiali contenenti amianto sono stati destinati in passato, e delle relative condizioni di smaltimento in discarica come rifiuti contenenti amianto. E vengono anche identificati i tipi di discariche in cui gli Acw dovrebbero essere smaltiti, al fine di aiutare le persone coinvolte nella gestione degli Acw ad evitare il loro smaltimento improprio in discariche inadatte.
L’uso dell’amianto nel tempo è stato variegato e spesso non convenzionale, come evidenziato nel documento, ed è fondamentale comprendere i rischi e adottare pratiche sicure per la salute e l’ambiente.