Raggiunto un accordo tra il Consiglio e il Parlamento Europeo per proteggere i lavoratori con nuove norme restrittive, limiti ridotti e avanzate misurazioni, contribuendo a prevenire tumori e garantire un futuro senza amianto per i cittadini dell’Unione.
Il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo hanno recentemente raggiunto un accordo provvisorio per introdurre nuove norme e limiti volti a garantire una maggiore protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione all’amianto. Questo accordo rappresenta un passo significativo verso la salvaguardia della salute dei cittadini dell’UE sul luogo di lavoro.
L’esposizione all’amianto continua ad essere una delle minacce più pericolose per la salute dei lavoratori nell’Unione Europea, specialmente nei casi di ristrutturazione di edifici più vecchi, dove i materiali contenenti amianto possono essere disturbati, rilasciando fibre nocive nell’aria. Per affrontare questa sfida, le nuove norme stabiliscono una considerevole riduzione dei valori limite di esposizione all’amianto, tenendo conto dei più recenti sviluppi tecnologici.
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Valore limite inferiore
Attualmente, l’attuale limite massimo di esposizione a 0,1 f/cm³ verrà ridotto drasticamente a soli 0,01 fibre di amianto per cm³, dieci volte meno di quanto consentito finora. Inoltre, gli Stati membri avranno un periodo transitorio di sei anni per adottare un nuovo metodo di misurazione, ovvero la microscopia elettronica (EM), che offre una maggiore sensibilità rispetto alla microscopia a contrasto di fase (PCM) attualmente utilizzata. A seconda di come gli Stati membri sceglieranno di applicare la nuova tecnologia, il limite massimo di esposizione potrà rimanere a 0,01 f/cm³ se misurano le fibre di amianto sottili o ridursi ulteriormente a 0,002 f/cm³ se optano per non misurare tali fibre.
Misure di prevenzione rafforzate
Le nuove norme rappresentano un’importante svolta nella protezione dei lavoratori e, in particolare, delle persone impiegate in lavori di demolizione o rimozione dell’amianto. Queste imprese dovranno ottenere autorizzazioni dalle autorità nazionali prima di intraprendere qualsiasi attività correlata all’amianto. Inoltre, i datori di lavoro saranno tenuti ad adottare misure preventive per individuare la presenza di materiali contenenti amianto prima di avviare lavori di demolizione o manutenzione su edifici costruiti prima del divieto nazionale relativo all’amianto.
Un aspetto cruciale sarà anche garantire che i lavoratori esposti all’amianto siano dotati di adeguati dispositivi di protezione individuale e ricevano una formazione obbligatoria, in linea con i requisiti minimi di qualità stabiliti nella direttiva. Gli Stati membri terranno registri pubblici di tutti i casi di malattie professionali correlate all’amianto diagnosticate da un medico, in modo da monitorare attentamente gli impatti sulla salute dei lavoratori.
L’accordo raggiunto mira a contribuire alla lotta contro il cancro, in linea con il piano europeo di lotta contro questa malattia. Infatti, l’inhalazione di fibre di amianto può provocare gravi malattie, come il cancro del polmone, i cui sintomi possono manifestarsi molti anni dopo l’esposizione.
Passi successivi
Per procedere con l’attuazione di queste nuove norme, gli ambasciatori degli Stati membri presso l’UE dovranno approvare l’accordo raggiunto con il Parlamento nelle prossime riunioni del Comitato dei rappresentanti permanenti. Successivamente, il testo della direttiva sarà sottoposto alla messa a punto giuridico-linguistica e, infine, adottato dai ministri durante le sessioni del Consiglio. Gli Stati membri avranno quindi due anni per introdurre il nuovo limite massimo di esposizione di 0,01 f/cm³ e sei anni per implementare la microscopia elettronica per la misurazione dei livelli di amianto sul luogo di lavoro.
L’obiettivo di questa direttiva è mantenere un costante adattamento alle ultime scoperte scientifiche e avanzamenti tecnologici, in modo da garantire una sempre maggiore protezione dei lavoratori e una progressiva eliminazione dell’amianto dall’ambiente lavorativo. Il pacchetto legislativo pubblicato dalla Commissione nel settembre 2022 mira proprio a perseguire un futuro senza amianto per i cittadini dell’Unione Europea, un passo importante verso un ambiente lavorativo più sicuro e salubre per tutti.