Denunce di infortuni e malattie professionali: i dati Inail di maggio 2024
Nei primi cinque mesi del 2024, le denunce di infortunio presentate all’Inail sono state 251.132, segnando un aumento del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo incremento è attribuibile principalmente agli incidenti avvenuti durante il tragitto casa-lavoro, che sono aumentati del 7,6%.
A livello settoriale, gli infortuni hanno visto un aumento del 0,6% nella gestione Industria e servizi, un +1,7% in Agricoltura e un +7,7% nel Conto Stato. I settori più colpiti sono stati Sanità e assistenza sociale (+22,3%), Noleggio e servizi di supporto alle imprese (+19,5%), Costruzioni (+17,3%), Commercio (+10,4%) e Trasporto e magazzinaggio (+10,1%).
Analisi territoriale degli infortuni
Dal punto di vista geografico, l’aumento delle denunce di infortunio è stato più marcato nelle Isole (+2,9%), seguito da Nord-Est e Centro (+2,4% ciascuno), Nord-Ovest (+2,1%) e Sud (+0,9%). Le regioni con i maggiori incrementi percentuali sono state la provincia autonoma di Trento (+19,5%), Molise (+6,3%), Calabria (+5,9%) e Puglia (+4,5%). Al contrario, alcune regioni hanno registrato decrementi, tra cui Abruzzo (-5,0%), Campania e Basilicata (-2,3% ciascuna) e Liguria (-0,7%).
Incrementi tra i lavoratori
L’aumento delle denunce è stato osservato sia tra i lavoratori maschili (+2,1%) sia tra quelli femminili (+2,3%). Inoltre, gli incrementi hanno interessato sia i lavoratori italiani (+1,4%) sia gli extracomunitari (+7,2%), mentre il dato dei comunitari è in calo (-1,9%).
Casi di infortuni mortali
Le denunce di infortunio mortale nei primi cinque mesi del 2024 sono state 369, con un aumento del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. A livello nazionale, i casi avvenuti in occasione di lavoro sono aumentati da 271 a 286, mentre quelli in itinere sono diminuiti da 87 a 83.
Differenze territoriali nei casi mortali
A livello territoriale, gli incrementi dei casi mortali si sono registrati al Sud (da 68 a 83 denunce), nelle Isole (da 31 a 37) e nel Nord-Est (da 77 a 78), con cali al Centro (da 74 a 65) e nel Nord-Ovest (da 108 a 106). Le regioni con i maggiori aumenti sono state Emilia Romagna (+15), Campania (+7), Calabria e Sicilia (+5 ciascuna), mentre Veneto ha registrato il calo più evidente (-14).
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Malattie professionali in aumento
Le denunce di malattia professionale presentate nei primi cinque mesi del 2024 sono state 38.868, un aumento del 24,0% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’incremento è stato del 51,9% rispetto al 2022, del 62,5% sul 2021, del 133,0% sul 2020 e del 41,9% sul 2019.
Tipologie di malattie professionali
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime tre tipologie di malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.
Implicazioni per lavoratori e datori di lavoro
Questi dati sottolineano l’importanza di investire in misure di sicurezza sul lavoro e di promuovere una cultura della prevenzione. L’aumento delle denunce, sia di infortuni sia di malattie professionali, indica che c’è ancora molto da fare per garantire un ambiente di lavoro sicuro e sano.
Conclusioni
I dati Inail di maggio 2024 mostrano un quadro complesso e in evoluzione della sicurezza sul lavoro in Italia. L’aumento degli infortuni, soprattutto nel tragitto casa-lavoro, e delle malattie professionali richiede un’attenzione costante da parte di istituzioni, aziende e lavoratori. Solo attraverso un impegno congiunto si potrà migliorare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, riducendo il numero di incidenti e malattie professionali.
Per ulteriori informazioni e dettagli, è possibile consultare la sezione “Open data” del sito Inail.
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