Il tema è di strettissima attualità e per questo richiede un approccio secco e diretto, deve essere in sostanza trattato nel modo giusto. Si parla di investimenti in rete, concetto che solitamente per comodità viene incluso nel termine trading online e che indica, per l’appunto, l’attitudine di investire utilizzando internet.
Oggi questa evenienza sta diventando sempre più concreta e fattibile grazie agli strumenti multimediali di cui si può disporre. Su tutti, le piattaforme per investire in rete. Per l’appunto. Moderni intermediari che si propongono al pubblico in modalità virtuale, non quindi fisica ma sotto forma di software.
Investire in rete vuol dire quindi utilizzare una piattaforma di questo genere per avere accesso ai mercati. Quindi registrare un account, caricarlo con soldi e iniziare a puntare sugli asset che si ritiene essere potenzialmente redditizi.
Indubbiamente una comodità, o quantomeno una facilitazione per chi si appresta a investire. Certo è che come tutto ciò che arriva dalla rete e che in apparenza sembra essere portatori di novità positive, non mancano i punti di criticità.
E si parla di tanti aspetti legati proprio all’intermediario sul quale si va a puntare. Cerchiamo di capire quindi quali sono gli aspetti da valutare nella scelta del broker online, aiutandoci con quanto riportato sul sito Guida al Forex che raccoglie anche storie, non tutte andate a buon fine, di chi ha investito in rete.
Il primo aspetto da valutare a fondo è la regolamentazione del broker; già, per quanto strano possa sembrare in rete esistono piattaforme di investimento che non sono in regola. Broker che operano fuori dai paletti stabiliti dalla legge. E questo è il primo punto da chiarire quando si decide di iniziare a investire online.
Come fare per capire se il broker cui ci si sta affidando è regolamentato? Si deve andare a cercare informazioni tramite l’ente preposto ad emettere le norme relative al mercato di riferimento. Per parlare in termini pratici, in Italia la regolamentazione dei broker è opera dalle Consob, la commissione indipendente che vigila sull’operato dei soggetti economici. Ecco allora che si può ricercare sul sito della Consob stessa (www.consob.it/) la risposta ai propri dubbi.
Una volta portata a termine questa prima cernita è indispensabile capire bene cosa si vuole ottenere; su quali prodotti si vorrebbe puntare, vagliando i tanti asset disponibili sui mercati virtuali. Altro aspetto fondamentale che deve essere accompagnato da una conoscenza, seppur minima, dei singoli strumenti. Siamo sicuri di conoscere come funziona realmente il trading online? O il mercato delle valute estere? Ed ancora, per toccare un tema molto delicato ed attuale, siamo così sicure che investire in criptovalute come il Bitcoin possa essere redditizio?
Tutte domande che devono trovare una risposta adeguata e concreta; così come l’ultimo aspetto da tenere sempre a mente. Non investire troppi soldi su questi prodotti. In inglese esiste una parola che racchiude al meglio tale concetto: money management. Ovvero gestione del proprio patrimonio.
Non si può pensare di investire cifre esagerate e roboanti su prodotti di questo genere, soprattutto se ancora non si è sicuri di padroneggiare al meglio lo strumento dell’investimento online. Meglio partire in maniera soft, senza esagerare, cercando di capire come funziona il mondo del trading online e tenendo sempre un basso profilo. Si parla d’altra parte di prodotti finanziari da investimento che in quanto tali racchiudono un fattore di rischio anche piuttosto elevato. E allora cercare di muoversi con cautela e non esagerare con l’investimento iniziale è solo la prima arma di difesa da brandire nel mondo degli investimenti in rete.