La comunicazione umana si distingue in: Comunicazione sociale e Comunicazione interpersonale. La comunicazione sociale più nota come comunicazione di massa viene realizzata da una o poche persone ed è rivolta a molti individui (televisione, stampa, radio, pubblicità, utenti e riceventi).
La comunicazione interpersonale coinvolge 2 o più persone e si basa sempre su una relazione in cui gli interlocutori si influenzano sempre l’un l’altro, anche quando non se ne rende conto.
Comunicazione verbale e non verbale
La comunicazione interpersonale si suddivide a sua volta in:
Comunicazione verbale
Che avviene attraverso l’uso del linguaggio sia scritto che orale e che dipende da precise regole sintattiche e grammaticali.
Comunicazione non verbale
Che avviene senza l’uso delle parole attraverso vari canali: mimiche facciali, sguardo, gesti, posture, andature, abbigliamento.
Comunicazione para verbale
Che riguarda soprattutto la voce (tono, volume, ritmo), ma anche le pause, le risate, il silenzio ed altre espressioni sonore (schiarirsi la voce, tamburellare, far suoni) e il giocherellare con oggetti. Sia la comunicazione non verbale che il paraverbale inviano messaggi spesso inconsapevoli di tipo emotivo.
Ad esempio è stato dimostrato che per scoprire un mentitore basta ascoltare il tono della sua voce che vibra, ma non è facile distinguerlo ad orecchio nudi (con delle attrezzature sì).
Gli elementi della comunicazione
Elementi e circolarità comunicativa
Affinché avvenga una comunicazione sono necessari i seguenti elementi: emittente, ricevente messaggio, codice, canale, contesto, filtri.
L’emittente, anche detto trasmittente, è chi invia il messaggio e dando così inizio alla comunicazione.
Il ricevente , anche detto destinatario, è colui a cui viene inviato il messaggio.
Il messaggio, anche detto contenuto, riguarda ciò che viene comunicato e può essere di varia natura.
Il codice, anche detto linguaggio, (verbale , non verbale, paraverbale) riguarda il modo in cui si comunica dando un significato convenzionale al messaggio
Il canale, è il mezzo con cui avviene la comunicazione ( a livello verbale la voce, a livello non verbale mimico il viso, sguardo gli occhi, la postura il corpo, andatura gli spostamenti, abbigliamento gli abiti, per il paraverbale la voce, le mani per il tamburellare, ecc.).
Il contesto riguarda il luogo, il momento e le circostanze in cui si comunica.
I filtri, riguardano tutto ciò che disturba, altera o più raramente? Facilita la comunicazione; possono essere fisici (rumore, brusio, volume basso della voce, silenzio) che psicologici (aspettative, bisogni, pregiudizi, vissuti emotivi). Mentre i filtri fisici sono più facilmente gestibili, quelli psicologici sono più complessi da evitare proprio perché sono quasi sempre inconsapevoli.
La comunicazione ha sempre lo scopo di incidere sul comportamento del ricevente attraverso la modificazione dei suoi atteggiamenti mentali
Nella comunicazione interpersonale il processo di influenzamento è reciproco (scambio di ruoli emitt-ricev comunicazione bidirezionale) La comunicazione è lo strumento primario del rapporto fra le persone, ed esiste comunque anche se i soggetti, perché inattivi o silenziosi, sembrano non comunicare nulla. La comunicazione è diretta alla persuasione, che è una strategia attuata per modificare il comportamento di chi riceve il messaggio.
Il `come si dice’ è più importante di `ciò che si dice’. La retorica (l’arte del persuadere) che affida la propria capacità persuasiva a logos (logica), ethos (etica), pathos (sentimento), combinati in modo opportuno, è il più antico modo di esporre. Lo stile della comunicazione è l’insieme delle tecniche, verbali e non verbali, per rendere efficace la comunicazione ai fini della persuasione. Il linguaggio è l’insieme dei fenomeni di comunicazione.
Fra gli stili verbali di comunicazione si ricordano: Il linguaggio ingiuntivo (espressivo perentorio autoritario comunicazioni unilaterali); Linguaggio indicativo (oggettivo, non influenza ma informa); Linguaggio evocativo (creazione di immagini mentali che colpiscono emotivamente).
Fra gli strumenti usati dal linguaggio evocativo vi sono: La metafora, associare le parole alle figure (sei una volpe); La similitudine, riferimento diretto (sei come una volpe); L’aneddoto, concetti noti appartenenti all’ambiente in cui viviamo. Poiché la parola crea immagini mentali e suggestioni, si deve puntare sulle suggestioni positive, evocate da termini come nuovo, nascita, crescita, soluzione, sempre, ed evitare le suggestioni negative di espressioni come non vorrei disturbare, le rubo un minuto… Suggestioni negative sono create anche da comunicazioni divergenti, causate da un’eccessivo uso del pronome io, dall’uso del no, da parole di dubbio e dall’uso del condizionale.
Avere una comunicazione chiara ed efficace, che non lasci spazio a fraintendimenti, è uno degli elementi chiave per creare e mantenere nel tempo dei rapporti sani, positivi e duraturi sia nel mondo professionale che nella vita di tutti i giorni.
Lo scopo di un formatore risiede proprio nel mettere in pratica tuti gli strumenti a sua disposizione, non solo conoscitivi delle normative , ma di riuscire attraverso “la comunicazione ad incidere sul comportamento del ricevente attraverso la modificazione dei suoi atteggiamenti mentali”, ossia riuscire a trasmettere l’importanza di ciò che si sta ascoltando, poiché la Sicurezza sul lavoro, significa amore per la propria vita!
Mentre in passato l’ignoranza dei comportamenti da tenere sui posti di lavoro poteva essere giustificata, poiché non si sapeva, oggi un mondo di informazioni ci vengono incontro ogni momento, abbiamo un dubbio, bene basta mettere la mano in tasca e prendere il nostro cellulare, ed ecco tutte le risposte, ma per avere una giusta risposta dobbiamo saper fare la giusta domanda…, la nostra vita in tutti gli ambiti dipende dalle azioni che noi decidiamo di fare!
Durante i corsi di formazione spesso vedo persone con i cellulari , beh io vieto di tenere i cellulari accesi durante i miei corsi, sto dicendo loro delle cose importanti, ed è necessario che mi ascoltino, e devo dire che alla fine dei corsi ho sempre un ottimo riscontro, anche se si arrabbiano un po quando faccio depositare i cellulari sulla scrivania!
Un atteggiamento positivo e propositivo, ottiene di contro lo stesso atteggiamento…la vita è un dono..non è scontata….!
Spero che chi legga questi miei pensieri comprenda l’importanza di saper trasmettere in tutti i modi possibili i contenuti della normativa vigente!