Malattie professionali musicisti: focus sugli strumenti a fiato. Tutti i rischi
Durante il recente Convegno Nazionale di Medicina e Sanità Inail, si è discusso di numerosi aspetti della salute e del benessere dei lavoratori. Un tema particolare, spesso trascurato, ha ricevuto grande attenzione: le malattie professionali dei musicisti, in particolare quelle legate all’uso degli strumenti a fiato. Questo convegno ha permesso di portare alla luce infortuni e tecnopatie meno conosciute che affliggono questi artisti.
Malattie professionali musicisti: I rischi e la medicina delle arti
Diversi studi hanno dimostrato che oltre il 70% dei musicisti soffre di lesioni legate alle prestazioni durante la loro carriera. Gli strumentisti a fiato e ad arco superiore (come violinisti e violisti) possono sviluppare patologie dovute al sovrautilizzo e all’uso scorretto degli strumenti. Il lavoro del musicista, infatti, comporta un carico di lavoro caratterizzato da gesti costanti, precisi e ripetuti, nonché da posture scorrette.
In risposta a queste problematiche, nel corso dei secoli, si è sviluppata una branca della medicina nota come “Medicina delle arti”, specializzata nello studio delle patologie dei musicisti. Questa disciplina monitora e valuta le sofferenze che possono pregiudicare le carriere degli artisti e cerca di offrire loro la dovuta tutela. Le leggi si sono adeguate per proteggere questi lavoratori, informandoli sui rischi della loro attività fin dalle aule dei Conservatori.
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I disturbi dell’ATM e le patologie a carico della pelle
Durante il convegno, è stato evidenziato come i musicisti che suonano strumenti a fiato e ad arco superiore possano sviluppare disturbi dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare). Questi problemi includono malposizioni e malocclusioni, bruxismo, traumi dei tessuti molli, e altre patologie ortodontiche. Gli strumenti a fiato possono causare lesioni come la sindrome di Satchmo (allungamento o rottura del muscolo orbicolare delle labbra), herpes labiale ricorrente e altre problematiche legate allo sforzo ripetitivo e alle posture inadeguate.
Inoltre, il contatto costante con il metallo degli strumenti può provocare dermatiti meccaniche o traumatiche, come eritemi periorali e afte. Queste patologie della pelle sono dovute all’ipersensibilizzazione al nichel e al cromo presenti negli strumenti.
Gli strumenti a fiato e l’attenzione del medico del lavoro
Gli strumenti a fiato richiedono un lavoro neuromuscolare complesso che coinvolge una sinergia tra respirazione, muscoli labiali, lingua e apparato dentario. Ogni strumento ha un bocchino diverso che richiede movimenti specifici e capacità muscolari uniche per generare il suono desiderato. Questo rende necessaria una corretta posizione della bocca e una coordinazione precisa tra i vari elementi del sistema stomatognatico.
A partire da queste considerazioni, i medici del lavoro e i medici previdenziali devono prestare la massima attenzione alla salute dei musicisti, per evitare che le patologie professionali possano compromettere le loro carriere. La “maledizione di Apollo”, un termine poetico che indica i problemi di salute dei musicisti, deve essere prevenuta attraverso una maggiore conoscenza e consapevolezza dei rischi legati alla professione musicale.
Il convegno di Roma ha messo in luce l’importanza di una maggiore attenzione alle malattie professionali dei musicisti, in particolare per coloro che suonano strumenti a fiato. Questi artisti, spesso considerati solo per la loro arte, devono essere riconosciuti anche come lavoratori esposti a rischi specifici che possono avere un impatto significativo sulla loro salute e sul loro benessere. La Medicina delle arti e l’adeguamento delle normative sono passi fondamentali per proteggere queste figure e garantire loro una carriera lunga e sana.