Gli operai che lavorano su tetti, cantieri ed impalcature devono dotarsi di apposite strumentazioni e seguire delle linee guida di sicurezza indicate dalla normativa. Se non si tutelano adeguatamente c’è il serio rischio di infortuni sul lavoro, o addirittura di incidenti che si rivelano mortali.
Sono ancora tante le cosiddette morti bianche sul lavoro, soprattutto nell’edilizia. Una piccola distrazione può rivelarsi fatale e, inoltre, le aziende che non si adeguano alle normative di sicurezza rischiano di subire sanzioni molto salate.
Analizziamo quindi quali sono le norme ed i dispositivi di sicurezza richiesti in questi contesti e quali sono i principali lavori realizzabili sui tetti.
Norme per lavorare in sicurezza sui tetti
Per lavorare sui tetti ed in generale ad altezze elevate è necessario adottare tutte le contromisure necessarie per tutelare e proteggere gli operai, prevenendo incidenti e infortuni.
La norma indica:
- le tipologie di edificio per le quali sono necessari dispositivi di sicurezza;
- le tipologie di copertura che necessitano di sistemi anticaduta;
- i casi specifici di intervento.
Per prima cosa un tecnico competente ed abilitato deve fare un sopralluogo del tetto, ispezionando:
- le caratteristiche della copertura;
- le condizioni della copertura;
- la pendenza o altri eventuali dislivelli presenti;
- la sporgenza ai livelli sottostanti.
Tenendo conto dell’aspetto strutturale e dei potenziali pericoli, il tecnico deve predisporre tutte le misure di sicurezza da attuare.
Al termine dell’analisi il progettista deve realizzare e trasmettere, in base alle modalità ed alle forme indicate dalla Pubblica Amministrazione, un elaborato tecnico comprensivo di tutti gli elementi necessari per una valutazione preventiva.
Bisogna infine:
- conservare i manuali d’uso dei dispositivi installati;
- fornire gli elaborati relativi all’opera a tutti gli operai o a tutti coloro che salgano sulla copertura;
- conservare i registri di ispezione e manutenzione dei dispositivi, in modo da poter monitorare costantemente le operazioni in copertura e valutare se vengono svolte correttamente secondo le linee guida della normativa.
Quali sono i dispositivi da adottare per lavorare in sicurezza?
La caduta è uno degli incidenti più frequenti che si verificano sui tetti. C’è il rischio di caduta per sfondamento, per scivolamento o dai bordi. È quindi fondamentale che gli operai si dotino di protezioni adeguate per la loro incolumità.
Tra le protezioni fondamentali per eliminare il pericolo di caduta dall’alto ci sono i dispositivi anticaduta, che possono essere di varie tipologie e che sono regolamentati dalla normativa UNI EN 363:2008.
I dispositivi anticaduta, per essere a norma di legge, devono avere tre elementi fondamentali:
- il punto di ancoraggio: si tratta di un sistema inamovibile e resistente, che assicura una presa salda al supporto fisso dove l’operaio sta lavorando;
- l’imbracatura: un dispositivo indossabile, che assicura stabilità all’operaio dandogli comunque la possibilità di muoversi comodamente e senza ingombri;
- l’elemento di collegamento tra il punto di ancoraggio e l’imbracatura: un dispositivo che deve essere conforme alla normativa tecnica di riferimento del proprio settore industriale.
In base alla tipologia di lavoro, si possono trovare sul mercato diverse tipologie di dispositivi di sicurezza.
Esistono ad esempio vari tipi di cordini anticaduta, necessari per collegare l’imbracatura ai vari punti di ancoraggio, che si differenziano per modelli, lunghezze e materiali.
Le imbracature di sicurezza devono garantire il massimo comfort e libertà di movimento ed essere regolabili per adattarsi ad ogni corporatura.
Per lavorare a quote molto alte in totale sicurezza ci sono gli arrotolatori anticaduta che, in caso di caduta, sono in grado di bloccare il cavo e garantire una notevole resistenza.
Tra i connettori anticaduta ci sono vari tipi di moschettoni, anelli, spallacci, ganci e cinghie che assicurano una connessione perfetta tra i vari elementi dei sistemi anticaduta.
Altro elemento che non può mancare è il casco, in grado di proteggere adeguatamente gli operai in caso di cadute di oggetti dall’alto.
Ovviamente tutti i dispositivi utilizzati devono essere conformi alle norme di fabbricazione UNI EN, dotati della documentazione informativa necessaria ed essere soggetti a manutenzione periodica secondo le istruzioni e le indicazioni del produttore.
Gli stessi lavoratori devono essere opportunamente formati sul corretto uso del dispositivo e sulle normative vigenti in materia di sicurezza, a beneficio della loro incolumità.
Quali sono i principali lavori realizzabili sui tetti?
Per quali lavori è richiesto l’uso di dispositivi di sicurezza? In generale sono considerati lavori in quota tutti quelli eseguiti ad un’altezza superiore ai 2 metri. Tra questi lavori rientra ad esempio l’installazione di pannelli fotovoltaici, un intervento sempre più diffuso nelle aziende ma anche nelle abitazioni private sia per la facilità di installazione sia per i costi più accessibili rispetto al passato.
Anche per realizzare coperture per tetti, che possono essere richieste per nuove abitazioni o per interventi di manutenzione, bisogna utilizzare i dispositivi indicati e rispettare le normative di legge.