Patente a crediti, le FAQ e spiegazioni facili ed estese (1a parte)

Patente a crediti, le FAQ e spiegazioni facili ed estese (1a parte)

L’introduzione della patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi attivi nei cantieri temporanei o mobili segna una svolta importante nella regolamentazione della sicurezza sul lavoro in Italia. Questa novità, prevista dal Decreto Legislativo 81/2008 e perfezionata dal recente Decreto Ministeriale del 18 settembre 2024, mira a rafforzare la vigilanza e a contrastare il lavoro sommerso, introducendo un sistema di punteggi che valuta la conformità delle imprese alle normative di sicurezza. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa comporta l’entrata in vigore di questo regolamento e quali sono le sue implicazioni pratiche per chi opera nel settore delle costruzioni.

QUI, LE PRIME RISPOSTE DELL’ISPETTORATO DEL LAVORO RIGUARDO ALCUNE CRITICITÀ E DUBBI DELLA PATENTE A CREDITI

Obiettivi della patente a crediti: più sicurezza nei cantieri

L’obiettivo principale della patente a crediti è quello di assicurare che solo le imprese e i lavoratori autonomi che rispettano le norme di sicurezza possano operare nei cantieri temporanei o mobili. Il sistema di attribuzione e gestione dei crediti permette di monitorare costantemente l’aderenza alle normative, offrendo un incentivo concreto a mantenere elevati standard di sicurezza.

Il contesto normativo è stato ridefinito dall’articolo 19 del Decreto Legge 19/2024, che ha aggiornato l’articolo 27 del D.Lgs. 81/2008, prevedendo l’introduzione della patente per chi opera nei cantieri edili. Questo strumento si propone di contrastare il lavoro irregolare e di migliorare le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, settori storicamente esposti a rischi di infortuni gravi e mortali.

A chi si rivolge la patente a crediti

La patente a crediti è obbligatoria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano in cantieri temporanei o mobili. Questo riguarda, in particolare:

  • Imprese operanti in settori edili e affini.
  • Lavoratori autonomi che svolgono attività nei cantieri.

Sono esonerati dall’obbligo solo coloro che forniscono prestazioni intellettuali o mere forniture di materiali, come previsto dall’articolo 89 del D.Lgs. 81/2008. Per i soggetti stabiliti in altri Stati membri dell’Unione Europea o in paesi extra-UE, è invece necessaria la presentazione di un documento equivalente rilasciato dalle autorità competenti del proprio paese.

Come si ottiene la patente a crediti

Per ottenere la patente, le imprese e i lavoratori autonomi devono soddisfare una serie di requisiti, tra cui:

  1. Iscrizione alla Camera di Commercio.
  2. Formazione obbligatoria in materia di sicurezza, sia per datori di lavoro che per dirigenti e lavoratori autonomi.
  3. Regolarità contributiva (DURC).
  4. Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
  5. Certificazione di regolarità fiscale (DURF).
  6. Designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).

Questi requisiti sono fondamentali per ottenere la patente, ma è altrettanto importante mantenere un punteggio sufficiente per continuare a operare. Il sistema prevede infatti una soglia minima di 15 crediti, sotto la quale non è possibile lavorare nei cantieri.

Sistema di crediti e decurtazioni

Il sistema della patente a crediti si basa su un punteggio iniziale di 30 crediti, che può essere incrementato o ridotto a seconda del comportamento dell’impresa in termini di sicurezza sul lavoro. Ad esempio, comportamenti virtuosi come l’adozione di sistemi di gestione della sicurezza certificati, l’asseverazione di modelli di organizzazione e gestione della sicurezza e la formazione aggiuntiva per i lavoratori possono far guadagnare punti fino a un massimo di 100 crediti.

Al contrario, le violazioni delle norme di sicurezza comportano decurtazioni del punteggio. Le principali cause di perdita di crediti sono:

  • 5 punti per infortuni con assenza superiore a 60 giorni.
  • 8 punti per infortuni che causano inabilità permanente.
  • 20 punti in caso di infortunio mortale.

Come recuperare i crediti

Le imprese che vedono ridurre il loro punteggio a causa di infrazioni possono recuperare i crediti attraverso diverse misure correttive, come:

  • Partecipare a corsi di formazione specifici per migliorare la sicurezza.
  • Adozione di nuove tecnologie per la prevenzione degli infortuni.
  • Migliorare i processi interni di gestione della sicurezza.

Queste azioni, se intraprese con impegno e responsabilità, possono consentire il recupero dei punti e garantire la continuità lavorativa.

Sanzioni per la mancanza della patente o per un punteggio insufficiente

Le imprese che operano senza patente a crediti, o con un punteggio inferiore alla soglia minima di 15 crediti, sono soggette a severe sanzioni amministrative. Le principali conseguenze includono:

  • Una multa fino al 10% del valore complessivo dei lavori, con un minimo di 6.000 euro.
  • L’interruzione immediata delle attività fino al reintegro dei crediti necessari per operare.

Anche i committenti e i responsabili dei lavori hanno obblighi stringenti. Devono verificare che tutte le imprese coinvolte nei lavori siano in possesso della patente e abbiano il punteggio minimo richiesto. In caso di mancata verifica, le sanzioni pecuniarie possono variare da 711,92 a 2.562,91 euro.

Colpa grave e sospensione della patente

Un aspetto cruciale della nuova normativa riguarda la colpa grave. In caso di infortuni mortali o che causano inabilità permanente, la condotta del datore di lavoro, se riconosciuta come gravemente negligente, può portare alla sospensione della patente fino a 12 mesi. Questo avviene quando le imprese ignorano le normative di sicurezza o non adottano adeguate misure preventive.

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