Buone notizie sul fronte sicurezza. Calano gli infortuni sul lavoro nelle imprese certificate. Numeri alla mano, la frequenza degli incidenti si riduce infatti del 16%, la gravità diminuisce addirittura del 40% rispetto alle aziende non certificate.
È quanto rileva il nuovo quaderno dell’osservatorio Accredia, realizzato in collaborazione con Inail e Aicq (Associazione italiana cultura qualità), che conferma la maggiore efficacia delle politiche di prevenzione nelle aziende che adottano sistemi di gestione certificati sotto accreditamento (nell’ultimo triennio il loro numero è aumentato di un terzo e oggi sono quasi 17mila).
Questione di settore
L’entità del calo varia sensibilmente a seconda del settore di attività. In quello del legno, per esempio, la riduzione della frequenza degli infortuni nelle aziende certificate è solo del 7%, mentre l’indice che ne misura la minore gravità tocca il 61%.
Il tessile, invece, registra una diminuzione del 10% dell’indice di frequenza e del 30% di quello di gravità.
Sulla strada della certificazione
Lo rende noto il nuovo quaderno dell’osservatorio Accredia, presentato a Roma nel parlamentino dell’Inail alla presenza del presidente dell’istituto, Massimo De Felice, del presidente di Accredia, Giuseppe Rossi, e del presidente di Aicq, Claudio Rosso.
“L’analisi promossa dall’istituto insieme con Accredia e Aicq – ha spiegato De Felice – è un primo risultato utile per individuare i fattori prevalenti che hanno condotto le imprese sulla strada della certificazione e per valutare gli esiti di questa propensione alla qualità. È un risultato che apre a domande e curiosità, sollecitando l’arricchimento della base informativa, il controllo intertemporale, l’analisi di causalità”.
Il quaderno appena pubblicato, una sorta di bussola per orientarsi in uno scenario in rapida evoluzione, certifica nell’ultimo triennio un aumento di un terzo il numero delle aziende che hanno scelto di certificare sotto accreditamento il proprio sistema di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
La norma di riferimento
Finora è stata lo standard britannico OHSAS 18001, emanato nel 1999 e rivisto nel 2007, che è destinato a essere sostituito dalla nuova certificazione internazionale UNI ISO 45001, pubblicata lo scorso 12 marzo, alla cui elaborazione hanno dato un importante contributo sia Inail che Accredia.
I numeri della crescita
“Oggi sono quasi 17mila le imprese che hanno un sistema di gestione certificato per la norma BS OHSAS 18001, il 9% in più rispetto al 2016 e il 32% in più rispetto a tre anni fa – ha riassunto Rossi. Per il presidente di Accredia “sono numeri importanti, che non ci sollevano però dall’impegno nel diffondere sempre di più la certificazione accreditata come buona pratica e leva di sviluppo per le imprese.
Sono le stesse imprese, infatti, a dirci che la certificazione porta con se’ dinamiche di efficienza che si riverberano su tutta la struttura aziendale e che ne aumentano la competitività, anche attraverso un miglioramento dell’immagine nel mercato”.
La geografia della sicurezza
Dall’analisi regionale dei dati sulle aziende certificate si rileva una maggiore attenzione al tema della gestione della sicurezza sul lavoro in Valle d’Aosta (24,9% sul totale delle imprese certificate per i sistemi di gestione), Liguria (18,5%), Friuli Venezia Giulia (17,0%) e Trentino Alto Adige (14,7%) nel Nord, in Umbria (15,4%), Marche (14,6%) e Toscana (14,5%) nel Centro, mentre al Sud spiccano Molise (13,5%), Basilicata (13,1%) e Puglia (12,8%).