La parola “sicurezza” ha moltissimi risvolti sotto il punto di vista del suo significato, e se la accoppiamo al campo dello sport, vediamo che le ricadute aumentano. Il mondo sportivo è legato a doppio filo agli eventi sportivi, quali le partite, per fare un esempio – enormi, complesse macchine organizzative che devono gestire le esigenze di migliaia di persone diverse – soprattutto riguardo alla loro sicurezza.
Un evento sportivo come una partita di Serie A del nostro campionato ha enormi risvolti. La sicurezza degli atleti, dei professionisti che lavorano allo stadio, e del pubblico. E ha ricadute importanti su moltissimi altri campi, dato che grazie alla tecnologia ormai avviene tutto in tempo reale. Per fare un esempio, ormai le quote sul Serie A dei maggiori betting center online sono live: gli scommettitori possono giocare anche quando le partite sono già iniziate, e le quote variano di minuto in minuto, in relazione con lo svolgimento del gioco.
Questo dovrebbe darci un’indicazione preziosa riguardo agli strumenti che possiamo impiegare per aumentare la sicurezza globale collegata all’evento sportivo, ovvero un utilizzo giudizioso della tecnologia per ottenere un maggior controllo degli accessi alle strutture.
La necessità della sicurezza
Se ripensiamo alle misure di sicurezza degli eventi sportivi del passato ci viene da sorridere. Ma nel tempo, la situazione è cambiata radicalmente, e uno dei casi che hanno fatto più scalpore è stato l’attentato alle Olimpiadi di Monaco del 1972, dove l’irruzione di un commando armato nel villaggio olimpico provocò la morte di molti atleti. E anche se si è trattato di un caso limite, anche le intemperanze delle tifoserie sportive (i famosi hooligans) mettono in primo piano la necessità di una maggiore sicurezza, sugli spalti così come fuori dagli stadi.
Questa evoluzione ha fatto adottare un approccio di sicurezza degli eventi sportivi a strati, derivato dalle organizzazioni militari. In pratica, ormai la maggior parte degli eventi organizza diversi anelli di sicurezza, con procedure sempre più stringenti e personale dotato di strumenti appositi, quali scanner sia manuali che body-scan simili a quelli aeroportuali per prevenire l’introduzione di oggetti pericolosi.
Prima di arrivare al cuore del sistema (atleti e staff tecnico), è necessario oltrepassare diversi checkpoint, e i percorsi di accesso e di uscita sono ormai strettamente segmentati e monitorati da vigilanza attiva e, soprattutto, passiva.
L’effetto della tecnologia
Mentre una volta era relativamente semplice oltrepassare i controlli di sicurezza con un po’ di faccia tosta e un tesserino o un pass contraffatto, la presenza di sistemi di sicurezza ha reso praticamente impossibile questa azione. Ormai anche le camere d’albergo sono dotate di chip che vengono programmati sul momento per concedere una specifica autorizzazione per uno specifico periodo di tempo. E tutti gli accessi e le uscite sono registrati e archiviati (rispettando la privacy degli utenti). Questo significa che ormai riuscire a oltrepassare i vari anelli di sicurezza è diventato molto più difficile.
Inoltre, tutti gli edifici pubblici, e dunque anche gli impianti sportivi, sono dotati di una rete di telecamere a circuito chiuso che monitorano le parti sensibili del complesso: ogni accesso non autorizzato può essere registrato e quindi, scoperto. Senza contare il fatto che le ultime tendenze del settore sicurezza sono quelle di montare una rete di sensori di vario genere (termografici, infrarosso, di movimento, etc.) che permettono di segnalare nella sala controllo ogni tipo di anomalia riscontrata dal sistema per un’ispezione e controllo.
Sicurezza, e non solo per gli stadi
Un grande aiuto è venuto dal fatto che i sistemi di controllo e sicurezza hanno visto la loro qualità aumentare costantemente, e il loro prezzo diminuire. Così tanto che ormai sono disponibili moduli simili – parliamo di telecamere e sensori di prossimità – a un costo molto ragionevole anche per gli impianti domotici moderni.