Mentre gli infortuni sul lavoro aumentano (1.133 i decessi denunciati nel 2018, il 10,1% in più rispetto al 2017 secondo i dati Inail), è purtroppo assai facile imbattersi in società ed enti che rilasciano false certificazioni.
Attestazioni fasulle
È stato uno dei principali programmi televisivi satirici italiani a gettare recentemente luce sulla poca trasparenza di alcune realtà che offrono corsi di sicurezza sul lavoro (clicca qui per vedere il servizio). Quest’ultime rilascerebbero attestati fasulli a titolari o dipendenti d’azienda che non hanno in realtà mai frequentato i corsi per legge obbligatori.
Un circolo vizioso che specula sulla percezione diffusa dell’obbligo formativo come una perdita di tempo e di denaro, piuttosto che come un investimento fondamentale in sicurezza del personale e quindi dell’azienda stessa.
È tuttavia un’azione non solo illegale, ma anche sconsiderata, accettare la proposta di un attestato falso, o addirittura richiederne appositamente il rilascio per sé o per i propri dipendenti, i quali vengono talvolta addirittura indotti dai propri titolari a firmare i registri di presenza senza aver partecipato ad alcun corso (si pensi ad esempio alla manodopera straniera più a rischio, impiegata nei cantieri edili).
La validità dei corsi di sicurezza online
Un’altra importante questione riguarda i corsi di sicurezza sul lavoro online: la normativa prevede infatti che non tutti i corsi possano essere svolti a distanza, mentre esistono purtroppo società che consentono di ottenere qualsiasi certificazione con la modalità e-learning.
Le conseguenza: sanzioni ed incidenti
Tali prassi non possono che portare a conseguenze negative per tutti gli attori coinvolti. Primo fra tutte il rischio, per le aziende con personale privo di idonee e regolari certificazioni, di incorrere in pesanti sanzioni da parte dell’organo di vigilanza: l’eventuale denuncia penale con ipotesi di reato di falso e truffa, oltre che il pagamento di una multa molto salata. Insomma uno spreco di tempo e di denaro, per di più illegale.
Riteniamo inoltre doveroso insistere sul fatto che la mancata o incompleta formazione sulla sicurezza è tra le principali cause di incidenti sul lavoro. E in caso di incidente mortale, la denuncia al datore di lavoro può tramutarsi in ipotesi di omicidio colposo.
Lo svantaggio esiste anche per quegli enti di formazione e formatori (incoscienti) che rilasciano attestati falsi per un più facile e rapido ritorno economico: per noi si tratta di una “furbizia con le gambe corte”, in quanto chi educa a ottenere senza alcun impegno (se non quello monetario) infetta il suo stesso mercato e fonte di guadagno, mentre chi lavora in maniera seria e professionale (per lo stesso prezzo o addirittura per uno inferiore) trasmette il valore della vera formazione sulla sicurezza sul lavoro e responsabilizza titolari e dipendenti, diventando un punto di riferimento anche per gli aggiornamenti obbligatori.
Formorienta, in qualità di sede territoriale di Padova di A.N.CO.R.S. (Associazione Nazionale Consulenti e Responsabili della Sicurezza), è accreditata a svolgere la formazione inerente la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro secondo quanto stabilito dal nuovo Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016. Garantisce perciò lo svolgimento di corsi sulla sicurezza sia in aula, sia da remoto (in modalità e-learning e videoconferenza, per gli ambiti in cui è previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 7 Luglio 2016), con il rilascio di regolare attestato di frequenza conforme alla normativa vigente.