In un seminario, promosso dalla Direzione regionale Inail della Campania e dal Ministero della Salute, sono stati esaminati i rischi e le misure di prevenzione per le lavoratrici e i lavoratori del comparto.
La tutela dell’azione professionale degli operatori del settore veterinario, impegnati presso gli uffici periferici del Ministero della Salute (Uvac e Pcf), passa attraverso l’individuazione di buone pratiche in grado di migliorare la sicurezza sul lavoro.
È questo il tema al centro del progetto di prevenzione, “Elaborazione e definizione di buone pratiche per i lavoratori del settore veterinario operanti nei processi dei controlli ufficiali alle importazioni ed agli scambi comunitari”. Lo studio, che ha dato origine all’omonima pubblicazione Inail, è stato illustrato in un seminario alla stazione marittima di Napoli, con la partecipazione di esperti e rappresentanti del mondo accademico.
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L’incontro è stato introdotto da Adele Pomponio, direttrice vicaria della Direzione regionale Inail della Campania che nel soffermarsi sullo spirito dell’iniziativa, ha affermato: “L’Inail, in questi anni, sta puntando molto sulla diffusione e la creazione di una vera e propria cultura della salute e sicurezza sul lavoro poiché siamo sempre più convinti che questo sia lo strumento corretto per fare in modo che gli infortuni e le malattie professionali, nel nostro Paese, siano sempre di meno. È un obiettivo sfidante, per questo motivo, è necessario l’impegno di tanti, ma soprattutto di persone che credono in questa missione”.
Condivisione e gioco di squadra per rafforzare le buone pratiche
La tavola rotonda è stata moderata da Carmine Piccolo, ricercatore Inail Direzione regionale Campania, che ha spiegato la centralità, nell’azione di prevenzione, del Duvri (Documento unico di valutazione dei rischi interferenti) e ribadito l’opportunità di percorsi condivisi e di un efficace gioco di squadra per andare incontro alle esigenze dei lavoratori.
All’incontro hanno partecipato: Alessandro Raffaele, datore di lavoro Uvac/Pif Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia che, facendo gli onori di casa, ha ringraziato l’Inail per la disponibilità e l’impegno mostrati in questi anni; Mario Gallo, docente di diritto del lavoro che, nel suo intervento, ha parlato degli attori della prevenzione; Michele La Veglia Dvd direzione regionale Vvf Campania che si è intrattenuto sul rischio incendi e i piani di emergenza. Presenti anche Maria Pia Arcangelo dirigente Uvac/Pif, tra gli artefici del progetto, e Gabriele Scognamiglio rspp Uvac/Pif.
Il dibattito, inoltre, è stato arricchito dalle testimonianze di alcuni tecnici della prevenzione che hanno condiviso la loro esperienza sul campo.
Nel progetto e nella pubblicazione le misure di prevenzione per i lavoratori del settore
Il progetto, a cura del dipartimento di veterinaria e produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II, in collaborazione con la Direzione regionale Inail della Campania e gli Uffici veterinari per gli adempimenti comunitari (Uvac) e Posti di controllo frontalieri (Pcf) focalizza l’attenzione su coloro che nella loro attività si trovano a contatto con animali, prodotti di origine animale rivolti all’alimentazione delle persone e con prodotti di origine animale e vegetale destinati al nutrimento animale.
Disponibile e scaricabile gratuitamente dal portale Inail la pubblicazione, che rientra nella collana “Salute e sicurezza”, approfondisce con schede, tabelle, immagini e un ricco apparato normativo le buone pratiche e le misure di prevenzione da adottare per evitare il rischio di infortuni e malattie professionali nel settore.
Seminari per gli iscritti alla scuola di specializzazione in ispezione degli alimenti
I contenuti del progetto di prevenzione e della monografia Inail sono stati analizzati, nei mesi scorsi, nell’ambito di alcuni percorsi accademici e seminari promossi dalla Direzione regionale Inail della Campania, il Ministero della Salute e l’Università degli studi di Napoli Federico II. Gli incontri hanno coinvolto le studentesse e gli studenti iscritti al I e al II anno della scuola di specializzazione in ispezione degli alimenti che grazie alla presenza di esperti, addetti ai lavori e professionisti dell’Inail hanno avuto l’opportunità di approfondire e conoscere, in modo più dettagliato ed esaustivo, la materia.