Smart working e lavoratori fragili: ecco le novità

Arriva la proroga dello smart working per i lavoratori fragili del settore pubblico e privato. Il differimento del precedente termine è stato inserito con un emendamento nel Legge di Bilancio 2023.

La nuova scadenza dello smart working semplificato per i lavoratori fragili è stata fissata al 31 marzo 2023.

Il termine fissato per la fine del 2022 dal Decreto Aiuti bis viene prorogato di 3 mesi. Lo stabilisce la Legge di Bilancio 2023, n. 197/2022, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303.

Nel testo della Manovra 2023 non c’è la proroga dello smart working per i genitori con figli sotto i 14 anni d’età, scaduto il 31 dicembre.

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La Legge di Bilancio 2023 prevede una nuova proroga per l’accesso al regime di smart working semplificato per i lavoratori fragili.

La novità, introdotta da uno degli emendamenti al testo, è stata confermata con la pubblicazione della Manovra sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre. Il nuovo provvedimento estende il regime semplificato fino alla nuova scadenza del 31 marzo 2023.

Quella in vigore fino al 31 dicembre 2022 è stata stabilita dal Decreto Aiuti bis.

Dopo settimane di incertezza e attesa, dunque, è ufficiale la proroga del lavoro agile per il lavoratori fragili, visto il nuovo aumento dei contagi da Covid, ma anche per contenere i costi energetici delle aziende. In un primo momento sembrava che il provvedimento dovesse rientrare nel nuovo decreto Milleproroghe, mentre è stato inserito direttamente nella Manovra 2023.https://0ea6173c2378a3703354901b912ddab6.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-40/html/container.html

La misura riguarda sia i lavoratori del settore privato sia i dipendenti pubblici. Il lavoro agile, dunque, sarà in vigore anche per gli statali così come avviene per il privato.

Legge di Bilancio 2023: comunicazioni di lavoro agile per i fragili

Lo smart working per i lavoratori fragili, dunque, viene prorogato al 31 marzo 2023.

I lavoratori che si trovano in un condizione di fragilità possono svolgere l’attività lavorativa in modalità agile, anche ricoprendo compiti diversi, che rientrino nella stessa categoria o area di inquadramento, così come definite dai contratti collettivi vigenti.

Si tratta delle patologie e condizioni individuate dal decreto del Ministero della Salute del 4 febbraio 2022.

Rispetto a quanto in vigore fino al 31 dicembre 2022, però, non è più previsto lo svolgimento di attività di formazione professionale nel caso in cui la mansione non sia compatibile con le modalità di lavoro agile.

Come specificato dal Ministero del Lavoro nel comunicato stampa del 31 dicembre 2022, le comunicazioni relative a periodi di lavoro agile non oltre il 31 marzo 2023 dovranno essere trasmesse fino al 31 gennaio utilizzando il servizio “Smart working semplificato” sul sito “servizi.lavoro.gov.it”.

Dal 1° febbraio 2023, invece, le comunicazioni riferite all’attività svolta nei mesi di febbraio e marzo dovranno essere inviate utilizzando la procedura ordinaria, denominata “Lavoro agile”, sempre sul sito ministeriale, cioè la stessa utilizzata dalle altre categorie di lavoratori.https://0ea6173c2378a3703354901b912ddab6.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-40/html/container.html

Nella Manovra, poi, non c’è nessun richiamo alla proroga del lavoro agile per i genitori dipendenti del settore privato con figli fino ai 14 anni, che è scaduto lo scorso 31 dicembre 2022.

Resta da vedere, dunque, quali saranno le prossime decisioni del Governo, e se ci saranno variazioni per quanto riguarda le misure non prorogate per il 2023.

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