smart working: vantaggi, rischi e strategie di gestione
Con l’evoluzione tecnologica e la pandemia che ha accelerato i cambiamenti, lo smart working e il lavoro ibrido – una combinazione di lavoro in ufficio e da remoto – sono diventati sempre più diffuso. In questo contesto, la sicurezza e il benessere dei lavoratori assumono una nuova dimensione, poiché il luogo di lavoro può ora essere un salotto, uno spazio di co-working o un ufficio aziendale. L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha sottolineato questi aspetti attraverso la campagna “Lavoro sano e sicuro nell’era digitale”, evidenziando la necessità di politiche uniformi e preventive che tutelino i lavoratori anche fuori dagli ambienti tradizionali.
Lavoro remoto e ibrido: principali vantaggi e sfide per la salute nell’epoca dello smart working
Il lavoro da remoto offre vantaggi in termini di riduzione del pendolarismo, maggiore flessibilità e miglior bilanciamento tra vita professionale e personale. Questi aspetti portano spesso a un aumento della soddisfazione lavorativa e della produttività, con i dipendenti che riescono a gestire meglio i propri tempi e spazi.
Rischi per la salute fisica
Tuttavia, l’assenza di una postazione ergonomica adeguata può portare a disturbi muscoloscheletrici, come dolori al collo, schiena e polsi. Inoltre, l’esposizione prolungata agli schermi causa spesso affaticamento degli occhi, mal di testa e problemi visivi, aumentando i disagi fisici per i lavoratori.
Implicazioni psicologiche: tecnostress e isolamento
Lavorare in ambienti virtuali espone i lavoratori a rischi psicologici. Il fenomeno del tecnostress – stress derivante dall’uso continuo delle tecnologie – è in aumento, spesso accompagnato da ansia e stanchezza mentale dovute all’adattamento a strumenti in continua evoluzione. A ciò si aggiunge il rischio di isolamento sociale, soprattutto per chi lavora sempre da remoto, con conseguenze negative per il benessere psicologico.
Con il lavoro ibrido aumentano anche i rischi legati alla cybersicurezza. Gli attacchi di phishing, le truffe online e il rischio di cyberbullismo rappresentano minacce reali per chi lavora in ambienti digitali. La mancanza di formazione sull’uso sicuro dei dispositivi può lasciare i lavoratori vulnerabili, aumentando il loro livello di stress e mettendo a rischio la privacy e la sicurezza delle informazioni.
Come ridurre i rischi e promuovere un ambiente sicuro: misure e 5 best practices
Vediamo alcune best practices che possono essere messe in campo per limitare rischi e danni del lavoro ibrido o full remote.
1. Definizione di politiche chiare per il lavoro ibrido
È fondamentale che le aziende stabiliscano linee guida chiare e condivise per il lavoro ibrido, includendo aspetti come la gestione degli orari e le pratiche di sicurezza informatica. Queste policy devono chiarire come affrontare e prevenire eventuali rischi per la salute e sicurezza.
2. Ergonomia e supporti per una postazione adeguata
Investire in strumenti ergonomici come sedie regolabili, supporti per laptop e schermi aggiuntivi aiuta a ridurre i rischi muscoloscheletrici. Fornire ai lavoratori formazione su come configurare una postazione di lavoro ergonomica è essenziale per il loro benessere fisico.
3. Formazione sui rischi psicosociali e tecnologie digitali
Le aziende dovrebbero organizzare corsi di formazione sui rischi psicosociali e sull’uso consapevole delle tecnologie, per prevenire il tecnostress e promuovere un ambiente di lavoro virtuale sano. Sessioni di sensibilizzazione sui rischi di cybersicurezza possono aiutare a proteggere i lavoratori e le informazioni aziendali.
4. Promozione di pause regolari e flessibilità oraria
La sedentarietà è un rischio comune nel lavoro da remoto. È consigliato prevedere pause frequenti e incoraggiare i lavoratori a seguire orari di lavoro regolari, evitando così il fenomeno del “presenzialismo” digitale, che porta i dipendenti a rimanere connessi anche quando non necessario.
5. Supporto psicologico e promozione della socialità
Creare occasioni di incontro, anche virtuali, per i team e offrire supporto psicologico ai lavoratori può contrastare il senso di isolamento. Iniziative come gruppi di ascolto o consulenze individuali aiutano a ridurre lo stress e migliorano la resilienza psicologica.